Google lo ha annunciato L'API di Hangouts verrà chiusa il prossimo aprile, precisamente il 25 di quel mese. Google afferma nella stessa dichiarazione che la decisione è stata presa "nel processo di mantenere i nostri servizi più agili" e che, allo stesso modo, l'applicazione si concentrerà "sul segmento aziendale".
Questo significa la morte di Hangouts? Affatto, per adesso. Semplicemente, i programmatori che hanno utilizzato questa API per sviluppare le loro applicazioni non saranno più in grado di usarla, e infatti tutte quelle applicazioni (con poche eccezioni) smetteranno di funzionare dal 25 aprile, una volta ritirata l'API di Google Hangouts.
La famosa app non scomparirà per ora, anche se questo è un duro colpo per la sua continuità. Per ora, Google proverà a concentrare Hangout all'ambiente lavorativo, in modo che diventi l'app di riferimento quando si effettuano videochiamate tra lavoratori. Google ha infatti annunciato l'acquisto di LimesAudio per acquisire una tecnologia con cui migliorare l'esperienza di chiamata audio e video in Hangouts, da cui si può dedurre che non vogliono ancora seppellire questa app.
Ma a un livello particolare, la battaglia all'interno di Google è già stata vinta le nuove app di messaggistica istantanee emerse nel corso del 2016: Allo e Duo. Il primo colpo è stato risolto quando Google ha annunciato che queste app sarebbero state preinstallate sugli smartphone Android, sostituendo così Hangouts e occupando il suo spazio. L'accettazione di queste app e le cifre di download hanno fatto il resto.
Così com'è, Duo (per le videochiamate) e Allo (per i messaggi di testo) vengono sollevate come la nuova e prioritaria scommessa definitiva di Google per conquistare un mercato dove altre app hanno vinto la partita. Con Hangouts non potevano, quindi vedremo come fanno con questi.
Era ora che nei miei anni usassi Android non avevo mai usato quella funzione
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