Che Intel voglia entrare nel mercato Android non è una novità. Basta dare un'occhiata all'Orange San Diego per rendersi conto che l'azienda americana vede un'occasione d'oro in questo mercato in continua crescita.
Ma Intel deve affrontare pesi massimi, come Nvidia o Qualcomm, che non gli renderanno le cose facili. Sarà per quello Intel non ha esitato a dare vita a processori competitivi, che considerano non ottimizzati per Android.
Ed è che è stato Mike Bell, portavoce di Intel, quello incaricato di portare i colori fuori dai suoi concorrenti. Secondo il gigante della tecnologia, la moltitudine di proposte Soc (System-on-chip) esistenti sul mercato non sono ottimizzati per funzionare correttamente con Android. S
Secondo Intel, lo scheduler di thread Android non è preparato processori multicore, quindi la potenza di questi non viene utilizzata correttamente.
La colpa, secondo Mike Bell, è dei produttori che non si sono preoccupati di ottimizzare i loro processori per il sistema Android, rimuovendo ogni responsabilità da Google e lasciando una chiara evidenza ai suoi concorrenti.
Sì, Intel si affida a una serie di test interni lo hanno fatto concludendo che alcune implementazioni multicore sono più lente di una single-core. Inoltre, non vedono molto chiaro il miglioramento in termini di livelli di calore o consumo.
Tenete a mente che Intel punta su processori single-core. Ovviamente, Intel si attacca all'Atom Medfield, che ha la tecnologia Hyperthreading che consente capacità di elaborazione multi-thread.
Con queste dichiarazioni più che controverse Intel ha appena iniziato una nuova guerra con i tuoi concorrenti. Vedremo quanto tempo impiegheranno a rispondere ...
Ulteriori informazioni - Intel punta tutto su Android con l'Orange San Diego
Fonte - The Inquirer